6 maggio 2007

Flow Theory

Flow é lo stato mentale in cui entrano le persone quando sono completamente assorbite in quello che stanno facendo, caratterizato dalla sensazione di una altissimo livello di concentrazione, un coinvolgimento completo e il successo nell'attività che si sta svolgendo.
Questo stato venne studiato e teorizzato da Mihaly Csikszentmihalyi (nessuna idea di come si pronunci), dai suoi studi emergono delle componenti chiave di questo stato:
  • Obbiettivi chiari - le aspettative e le regole sono discernibili e gli obbiettivi sono raggiungibili ed in linea con le capacità e le abilità di ognuno.
  • Concentrazione e focus, un alto grado di concetrazione in un campo di attenzione ristretto - qualcuno impegnato nell'attività deve avere l'opportunità di addentrarsi profondamente in essa.
  • Perdita di coscienza del se, fondendo azione e consapevolezza
  • Distorsione della percezione temporale - la precezione del tempo é alterata
  • Feedback immediato e diretto - i successi e i fallimenti nel corso dell'attività sono evidenti di modo che l'approccio può essere aggiustato a seconda del bisogno.
  • Equilibrio tra il livello di abilità e la sfida - l'attività non é ne troppo facile ne troppo difficile.
  • La sensazione di controllo sulla situazione o attività
  • L'attività é intrinsicamente gratificante, di modo che non ci sia la sensazione di fare fatica inutilmente.
  • Quando le persone sono nello stato di flow, diventano assorbite nella loro attività, la concentrazzione e la coscienza sono incanalate nell'attivtà stessa, fusione di azione e coscienza.
Queste componenti non devono realizzarsi contemporaneamente per essere in uno stato di flow, ne bastano alcune.

Questo stato si trova in una via di mezzo tra la noia e la frustrazione verso ciò che si sta facendo, é una zona di equilibrio. Questo equilibrio non é facile da trovare e men che meno da mantenere poiché la zona non stabile ma cambia dinamicamente; basta pensare al caso in cui mentre svolgo un attività divento man mano sempre più abile nella stessa e quindi se il livello di difficoltà non aumenta scivolerò nella noia.
Nonostante la difficoltà credo che ne valga la pena poiché il trovarsi in questa zona porta parecchi vantaggi, oltre ad essere generalmente divertente, ci consente di ottenere ottimi risultati in ciò di cui ci stiamo occupando, ad avere un approccio più creativo e flessibile.

Il flow ha molteplici applicazioni nello sport, nell'educazione, nel lavoro, ....

A presto quindi

1 commento:

Alastor2602 ha detto...

Ciao :D
Ho letto l'articolo e un'idea me la sono fatta: siccome lo sappiamo che siamo mentalmente tarati, mi e` venuto un esempio.
L'ultimo Samurai.. Lo hai visto vero?
Hai presente quando Tom Cruise (Nathan Algren) combatte contro Ujio? Il figlio di Katsumoto, Nobutada lo vede in difficolta` e gli dice "Troppa mente".. Lui svuota la mente e fa
"un pareggio"..
Il principio penso sia lo stesso, come e' lo stesso per tutte le arti marziali e per mille altre cose..
Fino a quando ci pensiamo troppo e` come se intervenisse un filtro, il troppo controllo impedisce di liberare le complete possibilita`, d'altro canto se non c'e` controllo non ci puo` nemmeno essere efficacia..

Quando si abbandona il pensiero entrano in gioco gli automatismi, superi i tuoi limiti e non ti rendi conto delle cose.. Perche' e' come se fossi in uno stato a parte, quello di Flow immagino..
A questo punto...


Ciao : )