2 maggio 2007

Reaction Stress

Quando si interagisce con qualcuno é come suonare uno strumento, a dipendenza delle note che vengono suonate, dall'interpretazione che viene data ad ognuna di esse, questo qualcuno reagirà in modi diversi. Ognuno reagisce in modo diverso ad ogni nota. Da notare che come noi suoniamo gli altri anche loro suonano noi.

Questo suonarsi a vicenda può essere fatto o in modo comunicativo, quindi atto all'intendersi, o non comunicativo nel quale una delle parti cerca di manipolare od influenzare l'altra.

Nell'area della non comunicatività si situano gli esperimenti di reaction stress, ovvero durante l'interazione il soggetto viene punzecchiato, manipolato ed in conclusione ad essa gli si rivela cio che gli é stato fatto.
Come reagirà? Si arrabbierà? Si sentirà umiliato? Acquisterà maggiore coscienza della propria influenzabilità?

Notare queste reazioni a cosa ci porta? Aumentare il nostro bagaglio di esperienze sociali quindi permetterci di comprendere meglio quando si interagisce?
Anche nel caso in cui noi stessi siamo oggetti dell'esperimento?

Credo che in entrambe le posizioni il nostro bagaglio di esperienze sociali aumenta, e che questo ci permetta di meglio comprendere come mai qualcuno ci sta parlando, lo fa perché vuole costruire qualcosa con me? O sopra di me? Quali sono i suoi obbiettivi, preconcetti, ideali.
Tutto questo é fondamentale per comprendere la relazione nella quale ci si avventura.

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